Illycaffè e la Virtuous Agriculture

News   12 Novembre 2021

Illycaffè, azienda italiana che da sempre punta ad estendere una filiera green, ora promuove un modello di agricoltura non convenzionale, virtuoso, applicando in Guatemala e in Etiopia i principi di agricoltura rigenerativa dell’ecosistema ad impatto zero a favore della decarbonizzazione del settore agricolo. L’operazione consiste nella piantumazione di alberi selezionati dagli agronomi e nell’arricchimento di terreno con materia organica migliorando la “carbon efficiency” e aumentando così la biodiversità. I benefici sono molteplici: l’aumento della fertilità, la maggiore conservazione dell’acqua e l’abbattimento dei prodotti difensivi e dei fertilizzanti. Nella piantagione del Guatemala, Illy produrrà nel 2023 il primo caffè Idillyum Carbon Neutral coltivato a 1600 metri d’altitudine.

Anche i produttori del posto sono indirizzati verso una realizzazione sostenibile del caffè, e incentivati con quote superiori a quelle di mercato. Tutto ciò sta avvenendo, infatti, in zone rurali la cui popolazione vive in condizioni di povertà, e grazie a questo progetto alcuni potranno avere un lavoro e un reddito, evitando la migrazione verso altri Paesi.

Andrea Illy, Presidente dell’Azienda, spiega: “Se passiamo da un modello di agricoltura convenzionale a uno non convenzionale, virtuoso, rigenerativo, paradossalmente l’agricoltura potrebbe diventare anche ‘carbon negative’, quindi sequestrare carbonio invece di emetterlo”.
In Etiopia, la sperimentazione si avvale della collaborazione del Coffee Training Center Ethiopia, centro di formazione per favorire la corretta lavorazione ed esportazione del caffè, e il modello di agricoltura rigenerativa potrebbe diventare esempio per il Paese ed essere riprodotto in tutto il continente africano. La campagna di Illy è resa necessaria anche dal riscaldamento globale, che mette a rischio entro il 2050 gran parte delle aree coltivate e i 25 milioni di famiglie che vivono della filiera del caffè in 50 Paesi del mondo.
“Il progetto rappresenta una risposta concreta per tutto il mondo del caffè. Ci siamo dati l’obiettivo di diventare un’azienda carbon free entro il 2033 e vogliamo farlo in modo circolare: andando a ‘sequestrare’ carbonio all’interno della nostra stessa filiera, eliminando le emissioni attraverso l’impiego di energie rinnovabili e riducendo l’impatto di ogni elemento del ciclo produttivo”, conclude il Presidente.

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