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Amarelli, la liquirizia dal 1731, ovvero una storia di famiglia tra tradizione e innovazione

News   08 Febbraio 2012

Una storia nella storia, una saga, quella degli Amarelli, iniziata intorno all’anno Mille e proseguita nei secoli fra Crociate, impegno intellettuale e agricoltura.

Una storia da toccare con mano, da leggere, da ascoltare, da vivere nel Museo della Liquirizia “Giorgio Amarelli”.

Incisioni, documenti, libri, foto d’epoca ma anche attrezzi agricoli, oggetti di vita quotidiana e splendidi abiti antichi a testimoniare la vita di una famiglia che valorizza i rami sotterranei delle piante di liquirizia che crescono spontanee sulla costa ionica.

Nel 1731 la brillante idea di estrarne il succo con un procedimento esposto al centro della prima galleria, mentre nelle vetrine si raccontano l’organizzazione, la commercializzazione e le prime confezioni.

Il percorso continua nella seconda sala dove, tra vecchi tralicci e guidati dalla fascinosa luce di lampade Edison, si dipana la storia dell’energia elettrica e della rivoluzionaria trasformazione che ne consegue, con l’affinamento dei processi, la specializzazione e l’aprirsi di nuovi orizzonti commerciali. Ed ecco, sulla suggestione delle esposizioni universali, la nascita degli “Assabesi”, la sperimentazione di monumentali macchinari per produrli e i brevetti a tutela del marchio.

Internazionalizzazione, creazione di nuovi prodotti dove la liquirizia si declina con gusto e fantasia, apertura all’alta ristorazione e confezioni rispettose dell’ambiente che riproducono antiche immagini sono in mostra in luminose bacheche. Infine l’avvento dell’elettronica con la proiezione verso un futuro sempre più sofisticato e tecnologico e la rassegna dei successi più recenti, come il Premio Guggenheim e il francobollo emesso dalle Poste Italiane per celebrare il Museo della liquirizia “Giorgio Amarelli”.

La famiglia Amarelli ha voluto fortemente la realizzazione di questo Museo nel desiderio di presentare al pubblico una singolare esperienza imprenditoriale, nonché la storia di un prodotto unico strettamente legato al territorio.

Una storia di lavoro, di cultura, di impresa, di tradizioni, che affonda le sue radici nella terra di Calabria, a Rossano, in Contrada Amarelli.Il grande spazio del “Concio”, risalente al 1731, rende perfettamente l’idea dello scorrere del tempo tra passato e presente. Magnifica la struttura proto-industriale con antiche capriate in legno, trasformata in luogo di produzione modernissimo. Passando attraverso gli attuali macchinari, esempi di continua innovazione, si arriva all’antica caldaia del 1907, museo di se stessa e gioiello di archeologia industriale che, con un proprio spazio espositivo, rievoca e arricchisce la storia del vapore attraverso le caldaie dei vari conci dell’Ottocento in Calabria.

Il fumaiolo, con le iniziali del Barone Nicola Amarelli e sapientemente illuminato, svetta imponente dal tetto del concio e fa da sfondo al terrazzo panoramico dal quale si può ammirare il “Museo Open Air” con una esposizione davvero unica di pezzi industriali d’epoca. Sia dal terrazzo che dal concio si può accedere, infine, all’Auditorium “Alessandro Amarelli”, un grande ambiente rettangolare, con oltre cento posti, da sempre parte integrante del complesso di fine Settecento, oggi spazio accogliente e funzionale ulteriormente valorizzato dalle più avanzate tecnologie, dedicato ad ospitare eventi, conferenze, proiezioni e conventions di Aziende e Associazioni.

Da circa tre secoli un percorso proiettato verso il futuro, mantenendo ben salde le proprie radici sia reali che metaforiche. Anche la comunicazione anticipa e segue ogni novità, assumendo come valore fondamentale il binomio impresa e cultura e aprendosi a sempre nuove forme per meglio diffondere la propria filosofia.

Consultando il sito www.museodellaliquirizia.it si scopre una dimensione originale, attraente ed emotivamente coinvolgente, che celebra la coniugazione del passato con la musealizzazione del presente e della modernità e invita all’ interattività con i social network più diffusi.

Museo della Liquirizia “Giorgio Amarelli”
Contrada Amarelli – Strada Statale 106 87067 Rossano (CS)
www.museodellaliquirizia.it
www.amarelli.it

Redazione Newsfood.com+WebTv

Il percorso continua nella seconda sala dove, tra vecchi tralicci e guidati dalla fascinosa luce di lampade Edison, si dipana la storia dell’energia elettrica e della rivoluzionaria trasformazione che ne consegue, con l’affinamento dei processi, la specializzazione e l’aprirsi di nuovi orizzonti commerciali. Ed ecco, sulla suggestione delle esposizioni universali, la nascita degli “Assabesi”, la sperimentazione di monumentali macchinari per produrli e i brevetti a tutela del marchio. Internazionalizzazione, creazione di nuovi prodotti dove la liquirizia si declina con gusto e fantasia, apertura all’alta ristorazione e confezioni rispettose dell’ambiente che riproducono antiche immagini sono in mostra in luminose bacheche. Infine l’avvento dell’elettronica con la proiezione verso un futuro sempre più sofisticato e tecnologico e la rassegna dei successi più recenti, come il Premio Guggenheim e il francobollo emesso dalle Poste Italiane per celebrare il Museo della liquirizia “Giorgio Amarelli”.

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